Nello spazio e sull’Everest, due sfide fantastiche. La storia incredibile di Maurizio Cheli


Di Maurizio Cheli, confesso, conoscevo poco o nulla prima di mercoledì 22 settembre scorso. Poi galeotto, si direbbe in questi casi, è stato un gran bell’evento organizzato da Toyota Italia a Reggio Emilia. Sarà perché quando il 22 febbraio del ’96, data del suo primo lancio nello Spazio, ero impegnato in altri progetti a cui dedicavo anima e corpo. O forse perché lo Spazio è quel luogo che pensi sia troppo lontano da noi per approfondire davvero. Chi ci arriva porta con sé tutte le emozioni che si possono provare a guardare la Terra da una prospettiva mai vista prima. Samantha Cristoforetti mi disse che la Terra dallo Spazio assomiglia ad una grande navicella dove siamo tutti sopra sospesi e viventi in mezzo allo Spazio infinito. A Reggio Emilia Maurizio Cheli mi ha detto che il buio del cielo che è tutto attorno visto dallo Spazio è fitto come mai visto prima.


di francesco de rosa |


Nato a Zocca, in provincia di Modena, il 4 maggio del 1959 Maurizio Cheli è uno di quegli italiani che merita davvero tutta l’attenzione che occorre dare ai temerari. Grandi doti da comunicatore, naturalezza estrema, garbo spiccato. Capace di raccontare due eventi estremi come lo sono il viaggio nello spazio e la scalata sull’Everest quasi come fossero le naturali propensioni degli umani medi. E, invece, di “umano medio”, come amo dire, Maurizio Cheli ha davvero poco. Basta osservare la costanza e l’impegno con cui ha voluto rendere possibili due dei sogni che aveva nella mente. Nel libro “Tutto in un istante, le decisioni che tracciano il viaggio di una vita” racconta bene ciò che dal piccolo paesino emiliano portò Maurizio Cheli a percorrere la sua formazione, il liceo di Bologna, l’Accademia Aereonautica di Pozzuoli, la laurea alla “Federico II” di Napoli in Scienze Aereonautiche, la pratica fatta a bordo degli aerei superveloci. E poi gli step successivi, Houston, la Nasa e il viaggio a bordo dello Space Shuttle Columbia per partecipare, nel febbraio del 1996 alla missione STS-75 Tethered Satellite in cui ricopre, primo italiano, il ruolo di Mission Specialist. Ciò che accadde nella spedizione spaziale è tutto negli archivi degli Stati Uniti, documentato come non mai.

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A Reggio Emilia Maurizio Cheli ha raccontato come nacque l’idea, quando ancora era nello Spazio, di scalare la vetta più alta del mondo, quell’Everest che mette alla prova gli spiriti più temprati. Prese forma così il “diario di bordo” per documentare tutto il cammino fatto per arrivare sulla sommità dell’Everest con la spedizione del 2018. Un percorso straordinario che Maurizio Cheli ha deciso di condividere con tutti coloro che hanno voglia e curiosità di capire quante volte una vita può sorprendere e quanti limiti ciascuno potrebbe superare se avesse la forza e la consapevolezza di sfidarli.

10 aprile 2018. Mancano poche ore alla partenza! Ecco come potrai seguirmi! Leggi la guida ufficiale alla Maurizio Cheli – Everest Expedition 2018, con tempistiche e attività nei prossimi 2 mesi. 14 aprile 2018 – DAY 5 / GIORNO 5. Aperitivo a Namche Bazar. Io e i miei compagni di viaggio ci concediamo una pausetta a fine giornata. Nella foto da sx a dx: il sottoscritto, Marco Camandona, Sergio Cirio e François Cazzanelli. Oggi “sgambata” di qualche km da Phakding al villaggio di Namche Bazar. Ci fermeremo in questo villaggio per un paio di giorni e poi continueremo il nostro cammino verso il Campo Base alle pendici dell’Everest. 15 aprile 2018 – DAY 6 / GIORNO 6. Oggi rimaniamo a Namche per acclimatarci. Domani ripartirò con i miei compagni di viaggio in direzione Campo Base. Vi auguro buona domenica condividendo questo video con un collage di qualche immagine scattata durante il  trekking da Phakding e Namche Bazar di ieri. Ciao. 16 aprile 2018 – DAY 7 / GIORNO 7. Trasferimento in trekking da Namche a Debuche dopo la giornata di acclimatamento di ieri. Procede tutto bene e continua il nostro avvicinamento al Campo Base. 20 aprile 2018 – DAY 11 / GIORNO 11. Primo giorno al campo base e primo collegamento satellitare con il mio staff in Italia. Nella mia tenda, la postazione Intermatica (in collaborazione con Thuraya Telecom) avvicina le pendici dell’Everest ai miei luoghi quotidiani. Questo viaggio mette insieme le passioni della mia vita:# terra. Il racconto è fitto e val la pena, tutte le volte che si può, di riproporlo anche ai più giovani. Maurizio Cheli ha documentato, fotografato, effettuato riprese video. Un racconto che ha mille sfumature e mille metafore con la vita di tutti. Mette dentro le difficoltà che occorre superare per realizzare obiettivi, la fatica, la preparazione, la fiducia negli altri, la capacità di scegliere validi compagni di viaggio, la sincerità di dire sempre ciò che si conosce. Ho ascoltato Maurizio Cheli con grande attenzione e coinvolgimento. Confesso. Nonostante sia abituato a raccogliere le testimonianze più varie e toccanti la sua storia affascina non poco. Vi ripropongo qui una parte di ciò che ho raccolto sul percorso umano e professionale di Maurizio Cheli a cui pure rivolgo il mio ringraziamento per la condivisione che ha voluto realizzare.

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