Chissà quante volte vi sarà capitato di fare bilanci. Ogni giorno qualcosa di nuovo si aggiunge alle cose che sappiamo. A ciò che la vita ci presenta davanti così evidente da non poter più far finta di nulla. Uno scenario variopinto fatto davvero di colori e tinte diverse. Persino e spesso opposte. Tu pensi all’amicizia e ti scorrono davanti volti, storie e visi. Accade lo stesso con la parola “amore”, “odio”, “speranza” o “rassegnazione”, “vita” o “morte”, “bene” o “male”. Il glossario delle cose che sappiamo e nelle quali viviamo si compone così. Un giorno in un modo, un altro in modo diverso. “Un giorno – come scrisse il poeta che sapeva anche cantare – credi di essere giusto e di essere un grande uomo. In un altro, devi cominciare da zero“.
Non c’è un solo istante nel quale non possiamo imparare qualcosa di nuovo e di diverso tra le cose che ci accadono. Puoi essere bianco o nero, ricco o povero, giovane o adulto assai non c’è differenza. La Vita è per tutti una lezione continua e questa è una delle più belle uguaglianze. La novità è che quando accade e ti accorgi è solo perché accade a te. E che fino a quando qualcosa non accade a te sembra lontana, distante, estranea alle esperienze che facciamo. A quei vissuti lungo i quali si tracciano le nostre esistenze. Una saggezza quella della soggettività che trovo necessaria. Come potremmo sopportare se nello stesso istante ci accadessero tutte le assieme le cose del mondo: bene e male, luce e buio, amore e odio? La verità è che più vado avanti più ciò che la Vita mi insegna ha un suo senso logico. Riconduce ad una comprensione d’unità che non è mai banale, mai scontata, mai per sempre.
Maestra filosofia mi aveva avvertito già quando ero appena uno studente liceale e capivo cos’era e per chi era la filosofia. Negli anni successivi ed universitari fu poi davvero “Maestra” la filosofia”: quella che cerca la verità, la giustizia. Quella che vuole dare un senso logico alle nostre esperienze. Quella che legge lo scibile e scruta ciò che non si vede. Quella che dona consapevolezza, una spiegazione ermeneutica, un fronte al problema dell’ontologia. Chi siamo? Perché siamo? E come siamo? Dovremmo avere tutti ben chiara la consapevolezza di un piano filosofico per capire meglio le cose della vita. Per far diventare semplici le cose difficili, per leggere più in fondo, per andare oltre ciò che rimane l’apparenza, la superficie, la prima reazione. E invece il luogo comune vuole che la filosofia sia astratta, irreale, inutile. Insomma qualcosa per dotti che amano le astrattezze. Quanta stupidità c’è spesso nei luoghi comuni e quanta concretezza nella filosofia! Intanto stanotte stavo cercando un titolo da dare alle lezioni ultime che la Vita mi dà ogni istante. Alla nuova lezione che mi ha dato fino a poche ore fa. Così mi è venuto quasi naturale lo stesso titolo che venne a Paulo Coelho in un passaggio di uno dei suoi libri più noti. Scrisse de “le cose che ho imparato nella vita”. E siccome chi scrive non scrive mai solo per sé accade che ci si possa ritrovare per intero in quel che leggi. In fondo ciò che accade ad uno di noi accade agli altri mutando solo nomi e circostanze, luoghi del mondo e accadimenti. Dacché la Vita è una lezione che si apprende anche per quelli che verranno. Per quelli che sono quando siamo anche noi. O, più semplicemente, per quelli che avranno modo di leggere le cose che mettiamo su carta/web quando accadrà e se accadrà. Una trasmissione di comuni conquiste che a molti sfugge. Quanto sarebbe diverso e migliore il mondo se tutti avessero l’umiltà di apprendere le cose che hanno appreso gli altri prima di noi! E quanta fatica ci saremmo evitati se fossimo stati capaci di entrare nei “panni” degli altri, dentro le loro delusioni o nelle loro conquiste prima che quelle delusioni o conquiste diventino anche nostre. Dentro quel mondo/puzzle nel quale ciascuno di noi sembra perdersi mille volte per ritrovarsi ancora. Eppure la Vita dà sempre lezioni individuali e mai collettive. Quelle rare volte in cui più persone imparano la stessa cosa è solo perché quella esperienza individuale accadendo milioni di volte si è fatta esperienza collettiva. Si direbbe “nihil sub sole novi”. Intanto si chiama fortuna fare di ciò che accade altri una lezione per tutti. O, di sicuro, per quelli che riescono davvero ad essere empatici. Ad entrare cioè nei “panni” degli altri non per farsi simili altri poiché, per fortuna, ciascuno e resta se stesso ma esclusivamente per far tesoro degli altri. Ho trovato allora saggio, stanotte, andare a cercare il testo integrale di Paulo Coelho per condividerlo assieme a chi avrà modo di leggermi. Ciascuno dei passaggi, delle parole e delle frasi sembra essere scritta per tutti e per me che stanotte cercavo il riassunto della lezione quotidiana che la Vita mi ha dato. E, meraviglia della scrittura e di chi sa farne una vera condivisione, ne ho fatto tesoro anch’io.
“Ecco, quindi, alcune delle cose che ho imparato nella vita:
• Che non importa quanto buona sia una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni.
• Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
• Che non dobbiamo cambiare amici se comprendiamo che gli amici cambiano.
• Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
• Che o sarai tu a controllare i tuoi atti o essi controlleranno te.
• Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare affrontandone le conseguenze.
• Che la pazienza richiede molta pratica.
• Che ci sono persone che ci amano ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
• Che a volte la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale, quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
• Che, solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
• Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
• Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
• Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma aspettando che tu lo ripari.
• Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così, quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
• Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
• La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se sia stata la miglior conversazione mai avuta.
• È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
• Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
• Non cercare le apparenze: possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
• Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
• Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
• Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
• Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
• Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
• Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
• L’amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
• Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
• Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange.”